Il sole era alto in un cielo azzurro, ma era come essere in un acquario ghiacciato con spiaccicato sul vetro uno sfondo tropicale
Quali sono gli elementi distintivi di un buon libro giallo?
Un delitto, delle indagini, inseguimenti, una costruzione narrativa che segue logiche e schemi ben precisi.
Certo, a ben vedere le sfumature di genere, ad esempio tra giallo, poliziesco, noir, sono labili e a volte anche stucchevoli, di sicuro poco importanti per il lettore affezionato più al grande genere.
Bavone è bravo ad amalgamare con la sua voce narrativa tutti questi elementi e fonderli all’interno di un romanzo dove però è un’altra caratteristica che emerge netta e decisa, quella che spesso manca in opere di questo tipo: l’umanità del protagonista. Un eroe antieroe, Nico De Luca è un uomo comune, con i suoi problemi, le sue paranoie e vizi.
Un uomo segnato sia fisicamente, la lunga cicatrice che accompagna il lettore nelle pagine del libro, sia psicologicamente. Un uomo solo che vive nel lavoro ed è stanco, pur amandolo e identificandosi con esso.
Sopporta poco l’autorità costituita il nostro ispettore, mangia surgelati perché non ha tempo di cucinare e beve forse troppi caffè. Il legame con la famiglia è rappresentato da una nipote ostile, con cui ha un rapporto ben più che conflittuale, e da un fratello lontano e padre di quest’ultima.
Una morte misteriosa, poi un secondo omicidio e un elemento costante: gli specchi. Perché i riflessi, sia fisici che metaforici, hanno una grande importanza in questo debutto poliziesco di Bavone.
Le pagine scorrono veloci, il ritmo è ben dosato, i dialoghi convincenti, l’ambientazione, una Bologna, che alterna tratti di familiarità ad altri di nostalgia della propria terra d’origine, il Salento, è la città ideale per questa storia.
Pare che ci sarà un seguito dell’ispettore Nico De Luca, e io mi auguro che la voce narrativa, autentica e umana riscontrata in questo libro, appaia anche nel suo seguito. Ogni autore ha la propria che deve diventare il suo marchio di fabbrica.
E qui la strada pare ben tracciata.
Foto di copertina di Atharva Kanekar – License by Unsplash – Free use